Applicare il metodo Kanban

Indice contenuti

Applicare il metodo Kanban

Kanban

Kanban è un termine giapponese che significa letteralmente “cartellino, segnale”, ed è di fatto un simbolo che autorizza l’avviamento di un processo “a monte”, partendo da un segnale “a valle”, secondo il sistema Pull.

Il metodo kanban: cos’è e come funziona

Il metodo Kanban è un sistema di gestione delle scorte derivato dalla Lean Production. Di fondo, è un sistema “vuoto-pieno”, cioè tramite un Kanban, si va a ripristinare le scorte di materie prime o semi-lavorato, grazie al quale è possibile tenere sempre sotto controllo la quantità di materiale.

Il metodo Kanban nasce negli stabilimenti produttivi di Toyota negli anni Cinquanta, come parte della Toyota Production System nella gestione logistica. Taiichi Ohno ideò questo modello di produzione capace di far uscire l’azienda giapponese dalla crisi economica post-guerra, ispirandosi al metodo di approvvigionamento dei supermercati americani.

Il Metodo Kanban si basa sulla visualizzazione e il controllo del flusso di lavoro. Si avvale di schede Kanban, che sono cartellini contenenti informazioni riguardanti un determinato processo. Queste schede si spostano attraverso il ciclo di produzione, rappresentando visivamente lo stato di ogni fase del processo. Il sistema si basa sulla domanda, in cui ogni fase preleva solo ciò che è necessario dalla fase precedente, evitando sovrapproduzione e sprechi.

Il Metodo Kanban e l’utilizzo del magazzino a gravità

Il Metodo Kanban è un sistema di gestione visuale utilizzato per ottimizzare i processi produttivi e migliorare l’efficienza complessiva. Originario della Toyota negli anni ’50, il Kanban si è diffuso in molte altre industrie grazie ai suoi risultati comprovati nel ridurre gli sprechi, ottimizzare la produzione e aumentare la soddisfazione del cliente.

L’utilizzo del magazzino a gravità

Il Supermarket a Gravità è un componente chiave nella filosofia Kanban. Questo sistema di stoccaggio sfrutta la forza di gravità per mantenere il flusso di materiali o prodotti. Le scaffalature sono inclinate, permettendo ai materiali di scivolare lungo il piano inclinato verso il lato opposto da dove vengono prelevati.

Immagina di avere una catena di montaggio in cui diverse postazioni richiedono parti o materiali. Le schede Kanban vengono collocate nei contenitori su queste scaffalature a gravità. Quando i contenitori si svuotano, viene rimosso il cartellino Kanban associato e posizionato in un’apposita area designata, indicando la necessità di riordinare o rifornire quel particolare materiale.

Le regole principali per applicare il metodo Kanban al magazzino

Come anticipato, il Kanban è un segnale visivo che “attiva” un processo. Questo segnale di solito è un cartellino che identifica un prodotto: contiene infatti informazioni chiave come il tipo di materiale, la quantità, l’ubicazione, per che tipo di processi serve.

Per applicare il metodo Kanban al tuo magazzino devi seguire alcune regole:

  1. I carrelli devono contenere un numero predefinito di pezzi, sempre lo stesso;
  2. L’area dedicata ai magazzini, sia pieni che vuoti, è fissa e predefinita;
  3. Un cartellino Kanban contiene sempre lo stesso codice e la stessa quantità riferita a quel codice;
  4. I cartellini Kanban devono necessariamente essere attaccati alle cassette di materiale da ripristinare o trasportare;
  5. Le cassette si spostano quando sono o vuote o piene, e il cartellino specifica dove vanno;

Se ben applicato, è un metodo che porta molti benefici. Tra cui:

  • riduzione notevole delle scorte;
  • risposte veloci ai cambiamenti di domanda;
  • miglioramenti dell’accuratezza delle scorte;
  • maggior sicurezza nella gestione del magazzino

Se vuoi saperne di più, leggi anche il nostro articolo “Pull System, Supermarket e kanban: facciamo chiarezza!

Ti potrebbe interessare:
Torna in alto
Consenso ai cookie con Real Cookie Banner